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1) Dizion. 5° Ed. .
INTENDERE.
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INTENDERE.
Definiz: Att. Apprendere, Comprendere, con l'intelletto; riferito all'essere, natura, ragione, e simili, delle cose, e detto di persona.
Dal lat. intendere. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Immagini, chi bene intender cupe Quel ch'io or vidi..., Quindici stelle, ec.
Esempio: E Dant. Parad. 14: E come giga ed arpa, in tempra tesa Di molte corde, fan dolce tintinno A tal da cui la nota non è intesa, Così ec.
Esempio: E Dant. Conv. 198: Non pure a quello che lo intelletto non sostiene, ma eziandio a quello ch'io intendo, sufficiente non sono.
Esempio: But. Comm. Dant.: Intendere è comprendere l'esser vero della cosa, e sapere.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 427: Fan dolce tintinno; cioè dolce suono A tal; cioè uomo che l'ode, da cui; cioè dal quale, la nota; cioè lo modo e l'arte del canto, non è intesa; cioè che non intende l'artificio.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 17 t.: Il profeta non intende tutto ciò che ode, scrive, o dice, come si manifesta in Ezechiele e Daniel, duodecimo capitolo. Ma il teologo, se è teologo, intende il divino sermone.
Esempio: Pulc. L. Morg. 1, 4: È stata questa istoria, a quel ch'i' veggio, Di Carlo male intesa e scritta peggio.
Esempio: Galil. Op. IV, 494: Il signor Colombo in questo luogo, forse per non mostrarsi da manco del signor Galileo nel determinar precisamente tutti i particolari, che è 'l vero intender le cose, si assicur'a dire che ec.
Esempio: E Galil. Op. VII, 103: Alcuni scrivono quel che non intendono, e però non s'intende quel che essi scrivono.
Esempio: Benc. Pimandr. Mercur. 57: Queste cose, o Esculapio, intendendole tu, ti parranno vere: ma non intendendole, incredibili.
Esempio: Baldin. Decenn. 1, 1: Diede Iddio la facultà, non pur di conoscere, ma d'intendere perfettamente tutte le conoscibili cose.
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 192: Ma perchè questa gloria dell'anima di venire ammaestrata su in cielo più manifesta appaia, ponete mente com'ella, tuttochè oppressa dal peso del material corpo, faccia forza in sull'ali per inalzarsi al fattore, e come l'infinito e l'immortale di lui contempli, e l'eterno di se medesima intenda.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 19: E molto intesi nel volume arcano Sol da noi letto.
Definiz: § I. E assolutam. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Non fa scïenza, Senza lo ritenere, avere inteso.
Esempio: Leggend. Tob. V. 2: Dice che quando fue in età di potere intendere, ed egli lo cominciò ad amaestrare sì com'egli si guardasse dal peccato.
Esempio: Cas. Pros. 3, 148: E questo bisogna che sia fatto con diligenza e con pazienza, inghiottendo quella poca amaritudine, sanza la quale non si può pervenire alla dolcezza dello intendere e del sapere.
Definiz: § II. E detto di Dio e di spiriti celesti. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Voi che, intendendo, il terzo ciel movete.
Esempio: E Dant. Conv. 242: Iddio non vede, cioè non intende cosa alcuna tanto gentile, quanto questa; dico cosa alcuna, in quanto l'altre cose vede e distingue, come detto è, veggendosi essere cagione di tutto.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 259: Intendendo; cioè co lo intelletto apprendendo la voluntà d'Iddio.
Definiz: § III. Vale anche Cogliere con la riflessione, Comprendere, Capire, riferito specialmente a senso di parola o di discorso, e anche a natura, cagione, ragione, e simili, di checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Incontanente intesi e certo fui Che quest'era la setta dei cattivi, A Dio spiacenti ed a' nemici sui.
Esempio: E Dant. Inf. 4: E quei che intese il mio parlar coverto, Rispose: ec.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 214, 7: Savia fu la imperiale risposta, chè bene intese la cagione di sua venuta.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 33: Oggi poche o non niuna donna rimasa ci è la qual ne sappi (de' motti) ne' tempi opportuni dire alcuno, o, se detto l'è, intenderlo come si conviene.
Esempio: Car. Comm. 35: Se volete intendere che misterio sia questo, aprite bocca, cornacchioni, chè questa non è imbeccata da passerotti.
Esempio: Galil. Op. VII, 391: Ho inteso benissimo; però sentiamo quel che adduce il signor Simplicio in difesa de gli avversarj del Copernico.
Esempio: Maff. Anfit. 157: Piccol frutto sarebbe, ove d'un edifizio si tratti, averne estrinseche notizie, e non intenderne la forma, nè l'artifizio.
Esempio: Bottar. Dial. 117: Chi vuol murare debbe seguire questo divin precetto; il fatto sta nell'intenderlo, e saperlo mettere in esecuzione.
Esempio: Alf. Trag. 1, 11: O troppo io dissi, o tu intendesti troppo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 22: Intendo intendo; Ecco l'arcan si svela a poco a poco.
Definiz: § IV. E per estensione, detto di animali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 73: Questo è certo Baiardo; io 'l riconosco: Deh come ben nostro bisogno intende!
Definiz: § V. Riferito a persona, vale pure Comprendere, Cogliere, con la riflessione o con l'attenzione, ciò che essa dice; anche assolutam. –
Esempio: Dant. Inf. 27: E come e quare, voglio che m'intenda.
Esempio: E Dant. Purg. 30: La mia risposta è con più cura Che m'intenda colui che di là piagne, Perchè sia colpa e duol d'una misura.
Esempio: Ar. Comm. 2, 357: Di peggio che malia mi dubito, E che gli manchi ben puommi tu intendere.
Esempio: Cas. Pros. 3, 337: Così sarai inteso e non franteso (siccome noi Fiorentini diciamo) e di niuna bruttura farai sovvenire all'uditore.
Esempio: Lambr. Elog. 218: Non so quali parole le tenesse, o se parlasse pure. Il suo viso parlava; e la baronessa intese.
Definiz: § VI. Vale anche Discernere, Riconoscere, Distinguere, riferito a voce, suono, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 29: E il dolce suon per canto era già inteso.
Definiz: § VII. E per Rilevare, Dedurre, Apprendere, e simili. –
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 195: Dalle cose dette adunque abbiamo inteso come dal leggere o udire le favole, secondo la diversità delle complessioni, avvengono negli uomini diversi accidenti.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 267: Da ciò s'intende come i fiorini d'oro del conio di Firenze si potessero spandere per tutta l'Europa, e ne restasse tuttavia piena la città.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 97: Dalla favola s'intende Ciò che segue in uom leggiero; Se la sorte o sale o scende, Sale o scende il suo pensiero.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 119: Non ha figurato nemmen di conoscervi, non ha detto di pretender nulla; ma…. ma pur troppo ho dovuto intendere ch'è irremovibile.
Definiz: § VIII. Vale anche Pensare, Avere in animo, nella intenzione, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Uno intendeva, ed altro mi rispose; Credea veder Beatrice, e vidi un sene Vestito con le genti glorïose.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 815: Uno intendea; cioè io Dante, quando mi volgea con voluntà riaccesa di dimandare Beatrice di cose, delle quali la mia mente era sospesa, cioè che io intendea di dimandare Beatrice di quello che detto è, ed altro; cioè ed altra persona, che Beatrice, mi rispuose.
Definiz: § IX. Riferito a cosa di cui si parli, vale comunemente Tenere che essa sia, che significhi, o che valga, ciò che è espresso dal compimento; Prenderla, Considerarla, per tale. –
Esempio: Dant. Purg. 18: La nobile virtù Beatrice intende Per lo libero arbitrio.
Esempio: E Dant. Parad. 13: E queste contingenze essere intendo Le cose generate.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 26: Per la piova, che viene di su, s'intende le tentazioni.... Per fiumi.... s'intendono le persecuzioni.... E per li venti.... s'intendono tutte l'altre tentazioni e pericoli o di avversità o di prosperità.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 24: E intendesi per lo talento commesso al servo, col quale Iddio vuole che si guadagni e facciasi pro, la grazia, il conoscimento, il tempo, il buon volere che Dio dà all'uomo, acciocchè l'usi bene.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 15: Per fondamento.... il luogo intendono gli architetti, sopra 'l quale cominciano a fabbricare.
Esempio: E Salv. Infarin. sec. 263: Se egli per volgar fiorentino avesse inteso.... fiorentino plebeo, non avrebbe aggiunte quelle parole: ec.
Esempio: Galil. Op. VII, 347: Intendo per centro quello dell'universo, quello del mondo, quello della sfera stellata, quel del cielo.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 69: La voce cubile, usata da Marziale, non solo si può intendere del covacciolo, o luogo dove dorme e s'acquatta la vipera, ma ancora ec.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 261: Per ducati poi s'intendevano i fiorini d'oro veneziani ed i papali, d'onde si noti che nel nostro paese appoco appoco cominciarono ad aver largo corso anco le monete d'altri potentati.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 276: Quando io dico accomodar la testa, S'intende che si fece pettinare; Perchè in oggi la testa più apprezzata È quella che sta meglio pettinata.
Definiz: § X. Vale anche Sottintendere. –
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 122: A sciente? Vi s'intende, animo; così dicevano gli antichi gentilmente; noi diciamo apposta, impruova, sgraziatamente.
Definiz: § XI. E per Tenere, Considerare, checchessia come stabilito, decretato, convenuto, e simili; e usasi spesso nella terza persona. –
Esempio: Rep. Fir. Provv. 162, 33: Intendendosi guadagnate [le doti] quando sarà consumato il matrimonio, fatto la confessione, ed osservato l'altre solennità che si richieggono secondo gli ordini del Monte a poterle pagare.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 361: Il medesimo privilegio si intenda per i debiti contratti nei stati di Sua Altezza.
Esempio: Stat. Cav. S. Stef. II. 172: Vogliamo che in evento il serenissimo Gran Maestro non deputi espressamente il suo luogotenente, che s'intenda essere, e sia senz'altra dichiarazione, suo luogotenente il Commendatore maggiore.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 1, 114: Fece dichiarare ribelli Gasparo di Colignì..., Francesco d'Andelotto e Odetto di Ciatiglione suoi fratelli..., privandoli.... di tutto il patrimonio e beni loro, che s'intendessero devoluti al fisco.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 271: La seconda moneta di banco era il fiorino a fiorino, colla quale si tenevano le ragioni di molti mercanti, e s'intendeva che il fiorino a fiorino fosse diviso in 29 soldi a fiorino.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 276: Tutte queste quattro diverse specie di fiorini, nominate così puramente senza altra aggiunta, s'intendevano essere monete reali e palpabili.
Definiz: § XII. E per Sapere, Conoscere, Tenere, come avvenuto, come certo, e simili. –
Esempio: Leggend. Quattr. M. 1: Quanto è alla prima questione, cioè onde salìo Cristo in cielo; dovemo intendere che di Monte Uliveti dalla parte di Bettania andòe in cielo.
Esempio: E Leggend. Quattr. M. 2: Quanto alla seconda questione.... dovemo intendere che di questo sono tre ragioni.... La terza è, per la significazione, acciò che per questo intendiamo che la tribulazione dee essere ristorata per la consolazione.
Definiz: § XIII. E per Persuadersi, Farsi capace, di checchessia, Riconoscere; detto per estensione anche di animali. –
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 38: Ma l'asinello indocile Che ha poca riflessione, Giammai non volle intendere Che il fiume avea ragione.
Definiz: § XIV. Detto di parola, discorso, libro, e simili, vale figuratam. Voler dire, significare, esprimere. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 53 t.: Altro esser quello che le parole intendono, ed altro quello che le suonano.
Esempio: Savonar. Pred. 4: Cominciamo a dichiarare quello che intende questo libro litteralmente.
Definiz: § XV. Vale anche Avere esperienza, conoscenza, pratica, di checchessia, Sapere, Conoscer bene, checchessia. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Ove sia chi per pruova intenda amore, Spero trovar pietà, non che perdono.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 10, 142: Meglio intendeva.... le difficultà dell'arte negl'ignudi, che forse molti altri tenuti maestri allora de' migliori.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 347: E come al buon piloto è di bisogno Di saper bene adoperar la bussola, Ed intender la carta, e aver animo E giudizio; così ec.
Esempio: Algh. Litot. 58: Quel ministro che dee tener sollevato lo scroto, è bene che sia cerusico, acciò intenda dove e come ha da tenerlo sollevato, e la ragione del suo operare, affinchè vi si possa meglio adattare.
Definiz: § XVI. Pure per Conoscere o Saper bene, riferito al da farsi, al come contenersi, e simili. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 77: Intenda onestamente (la giovinetta di umile condizione) Sue contenenze.
Definiz: § XVII. Riferito a lingua, idioma, scrittura, e simili, vale Conoscere, Capire, Comprendere bene il senso. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 180: Non si potè di ragionar con lei prender piacere, perciò che essa poco o niente di quella lingua intendeva.
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 3, 194: Ad intender quelle favelle che al buono apprendere le nobili discipline e le scienze son necessarie, tutto si diede.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 89: Credo che qualche parola non sarà intesa da' non Toscani.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 20: Si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica,... un cantico.... il quale, non senza fatica grande.... sono venuto a capo d'intendere e di ridurre in volgare.
Definiz: § XVIII. Vale anche Esser informato, ragguagliato, di checchessia, Apprendere per informazione, e anche Venire a sapere, Sentir dire, checchessia, Averne notizia, e simili. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 8: Mandami frate Elia, ch'i' gli vo' fare una quistione; perch'io intendo ch'egli è molto savio.
Esempio: Vill. G. 282: Domandando, il conte Guido, al conte Tegrino che gliene parea, il conte Tegrino rispuose improviso e subito, e disse: Parmene bene, se non ch'io intendo che i Fiorentini sono grandi prestatori ad usura.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 440: S'intendeva che i soldati e gente dello Imperadore ne erano state mandate senza altra offesa; nè anche per altra via si è inteso altro. Di Verona s'intende come el vescovo di Trento ha messo in quelle forteze circa millecinquecento Spagnuoli, e che ec.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 4, 30: Io so.... che Vostre Signorie desiderrebbono intendere a che cammino vadia Spagna e lo Imperadore.
Esempio: Ar. Comm. 2, 354: Parmi che vorreste intendere La causa che l'ha qui condotta.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 134: E cominciando dappoi a domandare assai curiosamente come la facessero i compagnoni, e avendo inteso che alcuni di loro.... erano mal capitati, egli cominciò a persuadere che ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 60: Dal signor Annibale Rucellai, mio gentiluomo, potrà intendere Vostra Eccellenza l'ordine ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 67: Perch'egli avea certe novelle intese, Che s'è d'Egitto il re già posto in via In verso Gaza, bello e forte arnese Da fronteggiare i regni di Soria.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 370: Con dispiacere intendo.... come siate ritornata nel male. Me ne incresce assai.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 139: Gli ho riscritto e ordinatogli, che quanto prima vegga di intendere l'animo di detto signor dottore.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 64: Il dio di Delo Già dalla fama intese Nostre canore imprese, E di noi forse ha ragionato in cielo.
Definiz: § XIX. Vale altresì Cercare di conoscere, Darsi cura di sapere, checchessia, di esserne informato, di scoprirlo. –
Esempio: Capp. G. Tum. Ciomp. 235: Allora fu mandato.... Benedetto di Carlone pianellaio, e Calcagnino tavernaio, ch'intendessero la volontà di questo populo minuto.
Esempio: E Capp. G. Comment. Pis. 252: Eglino gli commettessono che lo facesse, e intendesse quello che volevano dal nostro Comune, dandoci la città di Pisa.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 131: Alla qual voce.... confusi e quasi attoniti, andarono a trovarlo per intendere più particolarmente i suoi pensieri.
Esempio: Cellin. Vit. 405: E se mai Vostra Eccellenzia Illustrissima truova, che dal dì che io nacqui in qua io abbia mai nulla di quello di persona in cotesto modo,... faccia intender da quelli che gli hanno riferite quelle cose, o da altri.
Esempio: Cecch. Servig. 5, 8: I' vo' picchiar, e intender se gli è in casa.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 55: Or lo stato del campo, or il costume Di varie genti investigando intende: E tanto van per le salate spume, Che lor dall'orto il quarto sol risplende.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 95: Ciò che dissero quegl'Indiani giunti alla presenza di Cortes fu, che Pilpatòe e Teutile.... gli mandavano a intendere dal capitano di quell'armata con quale intenzione avesse dato fondo nelle loro coste.
Definiz: § XX. E per Acquistare idea esatta di checchessia, riconoscendo o vedendo come sta. –
Esempio: Domen. Plin. 114: Annone, capitano de' Cartaginesi,... fu mandato a intendere il circuito dell'Africa.
Definiz: § XXI. E per Concepire, Pensare, come possibile. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Intender non si può diviso, Nè per sè stante, alcuno esser dal primo.
Definiz: § XXII. Usasi pure, ma più che altro nel linguaggio dei Matematici, per Fingere coll'immaginazione, Immaginare, Supporre. –
Esempio: Galil. Op. IV, 98: Intanto, per più agevole intelligenza di quanto io dico, attendasi alla presente figura: nella quale intendasi la superficie dell'acqua stesa secondo le linee F L, D B.
Esempio: E Galil. Op. IV, 307: Ma per ben dichiarare il tutto, ed insieme accrescer la meraviglia, intendasi un cilindro solido A B, fermato immobilmente e sostenuto in A; di poi intendasi il vaso C D E, capace della mole A B, e di un poco più.
Esempio: E Galil. Op. VII, 103: E per meglio dichiararmi, intendasi una piastra dorata piana e grandissima esposta al sole: ec.
Esempio: Pap. Tratt. var. 24: I prefati cerchi immutabili della sfera, avvengachè sieno concepiti nel cielo, s'intendono altresì segnati e posti nella superficie del nostro globo terraqueo.
Esempio: E Pap. Tratt. var. 47: Sono questi tali (gli antipodi) in così fatta guisa costituiti sopra la terrena superficie, che, se da i piedi degli uni s'intende partirsi una linea retta, e, passando pel centro della terra, si concepisce stendersi fino all'opposta superficie terrena, quivi per appunto dee incontrare i piedi degli altri.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 19: Se in un parallelogrammo qualunque si sia, come A D..., intenderemo tirata una diagonale A D, e preso in questa ec.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. 106: Intendendo un piano, che tagli le tre vette A B, A C, A D, ne' punti B, C, D, è manifesto che ec.
Definiz: § XXIII. Riferito ad opera d'arte, vale Disegnare con la mente, Comporre in idea, Ideare. –
Esempio: Salv. Stacc. I. Crusc. 4: Se un architetto avrà male intesa la fabrica d'un palagio, avendo preso errore nel disegno della pianta..., non già per questo fallo diremo ec.
Definiz: § XXIV. Pur trattandosi di cose d'arte, vale Saper ritrarre, o eseguire, con valentia. –
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 164: Dicesi che Alberto in questa carta volesse far conoscere al mondo quanto egli intendeva l'ignudo.
Definiz: § XXV. E per Fare checchessia con una determinata intenzione. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 108: Muovono tutti questa dubitazione, se i mostri sono intesi dalla natura o no; perchè se fussero intesi, non si potrebbero chiamare errori, ma la natura intenderebbe le cose cattive.
Esempio: E Varch. Lez. Accad. 109: Alcuni [vogliono] che nessuno effetto sia casuale, ciò è prodotto fuori dell'intendimento nè della natura nè della natura particolare; e così i mostri saranno intesi e voluti così dalla natura particolare, come dall'universale. Ma perchè noi crediamo tutto il contrario di costoro, cioè che i mostri non siano intesi nè dalla natura universale, nè dalla particolare, porremo le ragioni loro, e poi le confutaremo.
Definiz: § XXVI. Intendere, vale pure Cogliere, Percepire, col senso dell'udito, Udire, Sentire; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Ma quell'anime ch'eran lasse e nude, Cangiar colore e dibattero i denti Ratto che inteser le parole crude.
Esempio: Pass. G. Cr. 269: Quando la donna il discepolo intese, Figliuol mio, disse, deh apreli tosto.
Esempio: Med. L. Op. 2, 148: Cara Nenciozza mia, i' aggio inteso Un caprettin, che bela molto forte.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 474: Intendere significa due cose diverse: udire (per dir così), e essere intento.
Esempio: Car. Apol. 27: Empedocle non usò ne' suoi versi spesse volte parole forestiere, e tali, che non erano mai prima state intese da' Greci?
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 433: I' sono stato dopo l'uscio, e inteso Tutta la quonia.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 2, 97: Parlando da debole e infermo, fiaccamente, era inteso più di trecento passi discosto sì spiccatamente, come da quegli che gli stavan da presso.
Esempio: Leopard. Poes. 74: E poi che finalmente mi discese La cara voce al core, e de' cavai E delle rote il romorio s'intese; Orbo rimaso allor, mi rannicchiai Palpitando nel letto, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 8: L'opera finalmente tira tira Va in scena; or sì che è fatta la frittata: Chi ha la tosse, chi il capo che gli gira,... La gente non può intendere una zeta; E chi tocca dell'asino? il poeta.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 16: Da mute cure oppressa, a tanto affetto Col silenzio rispondi, e dal tuo labbro Fugge un sospir che teme essere inteso.
Definiz: § XXVII. Riferito a consigli, dimande, e simili, vale Porgere orecchio, Seguire, Esaudire, e simili. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 227: Intenderete la sua domanda ed il suo bisogno, e daretegli ogni favore possibile perchè conseguiti qualche remunerazione de' suoi danni.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 122: Ma sì de' cavalier, sì de' pedoni, Sono in gran parte inutili le schiere. Gente che non intende ordini o suoni, Nè stringe ferro, e di lontan sol fere.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 87: Se pria voluto intendere Tu avessi il mio consiglio Detto t'avrei: non correre In braccio al tuo periglio.
Definiz: § XXVIII. E riferito a persona, per Dare, Porgere, ascolto, Ascoltare; e figuratam., Seguirne i consigli, Darle retta. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Giusti son duo, ma non vi sono intesi.
Esempio: E Dant. Purg. 6: Ei non s'arresta, e questo e quello intende.
Esempio: Stor. Pistol. 245: E mandarono per loro segreti messi a messer Luchino Visconti..., notificando lo trattato che aveano alle mani. Quando messer Luchino gli ebbe intesi, fue molto allegro, e pensò ec.
Esempio: Pass. G. Cr. 205: Gridando, Omè, pietà di me vi prenda, Misericordia in alta voce chiede: Sarà alcun che la vedova intenda?
Esempio: E Pass. G. Cr. 276: Vedendo allor la Donna congregati Gli Apostol tutti, disse: Ognun m'intenda.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 124: E questo e quello intende; cioè a ciascuno dà audienza e promette.
Esempio: Speron. Op. 1, 196: Non pur a' dotti, ma a' forsennati Ateniesi e Romani, solea parlar eloquentemente Cicerone e Demostene, ed era inteso da loro.
Definiz: § XXIX. Altresì riferito a persona, vale Ascoltarne le ragioni in giudizio. –
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 95: Premendo alla Reale Altezza Sua che tutti generalmente i suoi sudditi, e specialmente i miserabili e poveri, sieno appieno intesi..., dichiara ec.
Definiz: § XXX. Riferito a parola udita, a voce, suono, e simili, vale Coglierne, Afferrarne, il significato, Comprendere quel che esprime. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Dismontiam lo muro; Chè com'i' odo quinci e non intendo, Così giù veggio e niente affiguro.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Vegnati voglia di tràrreti avanti Tanto ch'io possa intender che tu canti.
Esempio: Grazz. Pros. 4: Le donne.... udirono per ventura i giovani cantare, ma non discernevano altro che un poco di armonia; onde desiderose d'intender le parole, e massimamente alcune di loro, che.... se ne dilettavano, deliberarono, per consentimento di tutte e d'accordo, che i gioveni si chiamassero.
Definiz: § XXXI. E per Sentire, Sperimentare, Comprendere, con qualsivoglia altro senso; detto anche di animali. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Confusione e paura insieme miste Mi pinsero un tal sì fuor della bocca, Al quale intender fur mestier le viste.
Esempio: Bocc. Filostr. 2, 86: M'ha Griseida sì la vita tolta Co' suoi begli occhi, che morir n'intendo Per lo disio fervente che si affolta Sì sopra al cuor ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 138: Tanto veloci i piè mosse il leardo, Come il doppio castigo il fianco intese, Ch'avria ec.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 205: I violenti intesi Moti del sangue; e nol conobbi.
Esempio: Mont. Poes. 1, 234: Di man mi cadde l'esecrato laccio, E rizzarsi le chiome, e via per l'ossa Correr m'intesi e per le gote il ghiaccio.
Definiz: § XXXII. Intendere, conforme al suo valore etimologico, vale anche Tendere, riferito ad arco. –
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 277: Egli è certo in tutti gli abiti sopraracconti, come ancora in tutti gli altri, ritrovarsi un certo segno, ove ponendo la mira chi ha la ragione, allenta ed intende l'arco (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXXIII. Riferito ad alcun senso del corpo, e segnatamente alla vista e all'udito, vale Volgere intensamente, Tendere, Fissare, vivamente; e dicesi pur di animali. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 186: Qual è chi 'n cosa nova gli occhi intende E vede, ond'al principio non s'accorse; Sì ch'or si maraviglia, or si riprende: Tal ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 149: Il mira, e gli occhi in lui sì fiso intende, Che col suo foco amore il cor le accende.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 28: All'apparir della beltà novella Nasce un bisbiglio, e 'l sguardo ognun v'intende, Sì come là, dove cometa o stella Non più vista di giorno in ciel risplende.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 30: Giunse l'orribil fera, e la superba Testa volgendo, in te lo sguardo intese.
Esempio: Giust. Vers. 233: Intanto qua e là s'era aggirata Ratta, intendendo la vista e l'udito, Quella povera donna sconsolata, Inutilmente cercando il marito.
Definiz: § XXXIV. E figuratam., riferito a pensiero. –
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 44: E senza indugio alcuno il messaggero De' topi a ritornar l'animo volse, All'uso della tregua ogni pensiero Avendo inteso.
Definiz: § XXXV. Vale anche Avere per fine o per obietto, Aver in mira, Mirare a; pur figuratam. –
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 88: Il quale fine intende, appetisce, aspetta e desidera principalmente chi comincia alcuna cosa.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 222: Quando Mario vide che li detti del sacerdote andavano a quel medesimo ch'egli intendea..., domandò da Metello di andare a Roma, ec.
Esempio: Varch. Lez. Accad. 575: Ma tornando alle scienze, dico di nuovo che tutte intendono ed insegnano la perfezione e beatitudine dell'uomo, ma variamente e per vie diverse.
Definiz: § XXXVI. Trovasi per Muovere, Intentare, riferito a lite. –
Esempio: Varch. Stor. 1, 183: Cominciarono a gavillare i capitoli dell'accordo, e intendergli lite.
Definiz: § XXXVII. Intendere, in relazione con persona, fatto, o simile, retto dalla particella Di, vale Tenere come detto, affermato, e simili, di quello; Riferire, Appropriare, Applicare, a quello. –
Esempio: Dant. Parad. 3: E quest'altro splendor, che ti si mostra Dalla mia destra parte,... Ciò ch'io dico di me, di sè intende.
Definiz: § XXXVIII. Neutr. Costruito con un compimento retto per lo più dalla particella Di, vale Apprendere ciò che il compimento esprime, Esserne ragguagliato, informato, istruito. –
Esempio: Dant. Purg. 17: Questo triforme amor quaggiù disotto Si piange; or vo' che tu dell'altro intende, Che corre al ben con ordine corrotto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 91: Al conte Orlando presto andava al letto E disse (Rinaldo): hai tu del nuovo caso inteso?
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 15: Io vi prego che voi vegiate d'intendere s'egli è vero che gli abbi sì grande bisogno.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 272: Ho con sommo piacere inteso da lui della sanità e degli studj vostri.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 453: Ricevetti la vostra gratissima, e inteso con piacere di vostro bene essere.
Definiz: § XXXIX. E per Tenere discorso, ragionamento, Fare menzione, di ciò che il compimento dichiara, Alludere a questo parlando; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 4: Quando Piccarda quello spreme, Della voglia assoluta intende, ed io Dell'altra, sì che ver diciamo insieme.
Esempio: E Dant. Conv. 334: Di questa infermitade della mente intende la legge quando lo Inforziato dice: ec.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 167: Mostra voglia qui l'autore intendere del cielo empireo, il quale con la sua ampiezza contiene ciascun altro cielo.
Definiz: § XL. Costruito con un compimento retto dalla prep. Di, espressa o sottintesa, vale Avere intenzione, Avere in animo, e anche Esser risoluto, deliberato, di fare o non fare, di voler che altri faccia o non faccia, ciò che è espresso dal compimento verbale. –
Esempio: Dant. Inf. 29: E di mostrar l'inferno a lui intendo.
Esempio: E Dant. Purg. 1: Mostrata ho lui tutta la gente ria, Ed ora intendo mostrar quegli spirti, Che purgan sè sotto la tua balía.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 165: Le leggi e i comandamenti di colui sono ottimi, il quale prima a quelle regole reca sè, ch'egli intende istrignere gli altri.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 59: In soccorso e rifugio di quelle che amano.... intendo di raccontare cento novelle..., raccontate in dieci giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre giovani nel pestilenzioso tempo della passata mortalità fatta.
Esempio: E Bocc. Testam. 142: Intendo, che de' detti miei beni i predetti miei eredi non debbano nè possano vendere, o in altra maniera alienare o impegnare alcuno, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 29: E sol d'essermi moglie intende e brama, E so che certo sai ch'ella non t'ama.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 25: Io sol quel bosco di troncar intendo, Che di torbidi sogni è fatto nido.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 80: Domandò i tribuni di che intendevano d'accusarlo, e per qual cosa lo volesser condurre in giudizio alla presenza del popolo.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 352: Ma tralasciando le digressioni, intendeva il Galileo d'inviare alli Signori Stati d'Olanda questo padre Renieri.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 23: Dalla favola apprendi Che se condurre intendi Gli uomini a tuo piacere, Più delle forze vaglion le maniere.
Esempio: Lambr. Elog. 219: Ella chiese subito che fosse fatto venire di Terra Nuova un sacerdote di sua fiducia; e dichiarò che intendeva ricevere il Santo Viatico in forma pubblica nella maniera usata per tutti.
Definiz: § XLI. E figuratam. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 112: La natura intende di generare cosa somigliante a sè; i mostri non sono tali; dunque i mostri non sono dalla natura; dunque sono a caso.
Definiz: § XLII. E nel medesimo costrutto, vale anche Darsi cura, pensiero, sollecitudine, di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 60: E però, dilettissimo caro mio, per amore di Dio e di voi stesso, intendete pervenire a timore, acciocchè a sapienzia pervegnate.
Esempio: Salvin. Esiod. R. 31: Ma Cigno, per frassinea asta valente, Non intendea di lui, facendo a segno Ritenere i cavai traenti cocchio.
Definiz: § XLIII. In costrutto con un compimento retto dalla prep. A, vale Attendere, Badare, Applicare l'animo o l'opera, a ciò che è indicato dal compimento; anche figuratam. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 225: Chi mangia a dismisura, La lussuria s'accende, Sì ch'altro non intende Se non a quel peccato.
Esempio: Liv. Dec. 1, 424: Fu fatto senato consulto, che due tribuni andassero alla guerra, e il terzo intendesse a' bisogni della città.
Esempio: Dant. Inf. 20: Vedi Asdente, Che avere inteso al cuoio ed allo spago Ora vorrebbe, ma tardi si pente.
Esempio: E Dant. Purg. 25: Or si spiega, figliuolo, or si distende La virtù, ch'è dal cuor del generante, Dove natura a tutte membra intende.
Esempio: Vill. M. 39: Il Papa l'amava, e intendeva a farlo grande.
Esempio: Petr. Rim. 2, 253: Ogni soccorso di tua man s'attende: Che 'l maggior padre ad altr'opera intende.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 259: Assegnatogli adunque un cavallo, come quello governato avea, al trastullare i fanciulli intendea.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 38: Chi ne le mine il ferro adopra, La terra, ovunque si fa via, suspende, Chè subita ruina non lo cuopra, Mentre mal cauto al suo lavoro intende.
Esempio: Leopard. Poes. 124: Quando con tanto amore L'uomo a' suoi studj intende? O torna all'opre? o cosa nova imprende?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 183: Prometteva l'Imperatore.... che i due eserciti unitamente e coi medesimi consigli combattessero; che quello del Re intendesse specialmente alla difesa dei monti e dei passi ec.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 288: La pubblica educazione è il pensiero del secolo, che ad essa intende con ogni sforzo, e ne fa tema incessante d'universale discorso.
Definiz: § XLIV. E nel medesimo senso, è talvolta costruito col suo compimento mediante la particella In. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 420: Gieronimo dicie, parlando della Nostra Donna, che 'nfino a terza in orazioni stava, e da terza infino alla nona in opra di mano intendea.
Esempio: Petr. Rim. 2, 256: Piangete, donne,... Piangete, amanti,... Poi che morto è colui che tutto intese In farvi, mentre visse al mondo, onore.
Definiz: § XLV. E per Volgere l'animo, Mirare, a chicchessia, o a checchessia, e altresì Aspirarvi, Anelarvi. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 305: E così.... potresti fare tu..., perchè 'ntenderesti a buon fine.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 1, 178: E così colui ch'ha buona radice, e buona volontà, non può fare altro che buono frutto; ciò che fa piacere a Dio,... perocchè intende a buon fine.
Esempio: Comp. Din. Rim. 380: Chè quant'uom maggio, più vil si ragiona, Se 'n pregio non intende e non ispera.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 81: A qualunque bene noi intendiamo, non dovemo indugiare a cominciare, perocchè 'l principio è grande parte della cosa.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 210: Dio mio, in te spero, o Dio, Dio mio, a te intendo.
Esempio: S. Gir. Grad. 3: Vo' disonorate lo povero, e lo ricco onorate, che tuttora intendono ne' vostri mali.
Definiz: § XLVI. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Ben non sare' io stato sì cortese, Mentre ch'io vissi, per lo gran disio Dell'eccellenza, ove mio core intese.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Sicchè intendendo la mente tutta solo nell'amor di Dio, da niuna disutile tentazione possa essere dilacerata.
Definiz: § XLVII. E per Esser preposto, Presedere, Soprintendere, a ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 94: Risolvè che a tutta la musica intendesse messer Bonaventura Cerri.
Esempio: Salvin. Iliad. 321: A i secondi intendea Paride e Alcàtoo E Agenore: a i terzi poi Elèno.
Definiz: § XLVIII. E per Mostrarsi intento, Esser propenso, Soccorrere, e simili, a checchessia; detto più specialmente di Dio. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 193: Acciò che Iddio alla mia salute intenda, volentieri loro perdonerò.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 431: Dal cieco abisso, d'esto mondo infermo Chiamo a te, Padre, ch'al mio pianto intenda.
Definiz: § XLIX. Trovasi per Esser fedele, Servire con fedeltà, Obbedire, e simili, a chicchessia. –
Esempio: Elez. Corrad. 11: Avemo fermato per saramento ch'el detto Curado dopo la morte di suo padre terremo a signore e imperadore nostro, e a lui intenderemo.
Definiz: § L. E con un compimento retto dalla prep. Contro, vale Stare attento, Vigilare, contro ciò che il compimento determina; Guardarsene. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 188: Molto è faticosa e terribile cosa intendere e stare apparecchiato contro alle insidie dell'antico nemico.
Definiz: § LI. Neutr. pass. intendersi Intendere, Comprendere, Conoscere, pienamente sè stesso. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Oh luce eterna che sola in te sidi, Sola t'intendi, e da te intelletta Ed intendente te ami ed arridi!
Definiz: § LII. Vale anche Avere cognizione, perizia, esperienza, e simili, di checchessia; ed altresì Essere giudice competente di checchessia; usato con un compimento retto dalla particella Di. –
Esempio: Nov. ant. C. 11: Maestro, tu se' di grande savere, e credo che di tutte le cose t'intendi. Dimmi, se t'intendi delle virtù delle pietre, qual ti sembra di più ricca valuta?
Esempio: Bocc. Decam. 7, 216: Io m'intendo così male de' vostri nomi, come voi de' miei.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 478: Non solo Nicolao prestò favore a uomini litterati, ma intendendosi di pittura, scultura e architettura, con tutti ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 231: E perchè ad questo io non ero nè sono buono, per bisognare uomo di più discorso, più reputazione, e che s'intendessi più del mondo di me; giudicai ec.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 17: Chi s'intendessi di geometria Vedrebbe ch'all'anguilla corrisponde La più capace figura che sia.
Esempio: Biring. Pirotecn. 134: Bisogna appresso che s'intenda di fusioni, e che bene sappi lavorare di martello.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 374: Avendosi a fare.... con persone che non se ne 'ntendono (di medaglie)..., non fanno per me.
Esempio: Cas. Pros. 3, 274: E così verrà Sua Signoria a sapere che io mi intendo di versi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 373: Quei che s'intendono di gioie, di nessun'altra fanno più caso che delle perle.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 226: Diciam più tosto Che d'amor non s'intende Chi prudenza ed amore unir pretende.
Definiz: § LIII. E per estensione, detto di animali. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 87: Un destriero.... anitrì al dipinto, come avrebbe fatto ad un vero: perlochè Apelle si lasciò scappar di bocca: O re, quanto più s'intende di pittura questo cavallo!
Definiz: § LIV. E nel medesimo senso, talvolta è costruito col suo compimento mediante la particella In. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 196: Ciò si aspetta a chi meglio di me in queste materie s'intende.
Definiz: § LV. Intendersene, usato assolutam., e in linguaggio familiare, vale Avere molta esperienza del mondo, della vita, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 4: Ben mi disse già un, che se ne intese, Che voi mandaste via quell'uom dabbene, Per poter meglio scorrere il paese.
Definiz: § LVI. Intendersi, Intendersela, detto di persone, di popoli, e simili, e spesso con un compimento pur di persona, retto dalla prep. Con, vale Aver essi intelligenza, relazione, fra loro; ed anche Accordarsi, Essere o Porsi d'accordo, e simili, su checchessia. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 155, 9: I nimici de' Cerchi cominciorono ad infamarli a' Guelfi dicendo che si intendevano con li Aretini ec.
Esempio: Vill. G. 153: Manfredi..., con grande studio, s'intendea con tutte le città d'Italia, ch'erano ghibelline.
Esempio: Vill. M. 405: I terrazzani del castello di Rezzuolo.... s'intesono insieme, e recaronsi in guardia.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 190: Discretamente con lui s'incominciò ad intendere.
Esempio: Capp. N. Comment. 45 t.: Certi cittadini di Lucca e messer Antonio di Checco Rosso s'intesono insieme col conte Francesco, e presono.... il signore di Lucca e la sua famiglia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 102: O Macometto, becco can ribaldo,... Credo che tu t'intenda co' cristiani.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 419: Ad Antonio ho scritto.... per conferire tutti a tre insieme del seguito, e intenderci come ci abbiamo a governare in tali pratiche.
Esempio: Varch. Stor. 2, 353: Aveva accettato il titolo di capitano generale, più che per altro, per partirsi dal campo; conciossiacosachè egli con don Ferrante molto non s'intendesse.
Esempio: Giust. Vers. 294: Ciò che preme impedire è, che tra loro S'intendano governo e governati: Se s'intendono, addio: l'età dell'oro, Per noi tanto, finisce e siamo andati.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 311: Alcuni de' vostri predecessori credettero a buona fede di vantaggiare la religione, intendendosela coi fortunati del secolo, e non coi miseri; ma invece sortirono l'effetto contrario.
Definiz: § LVII. E figuratam. –
Esempio: Magal. Sidr. trad. 13: Cura del saggio agricoltor sia prima Diligente osservar come le piante Se l'intendano insieme, e quali affetti Regnin fra esse.
Definiz: § LVIII. E col medesimo compimento di persona, vale anche Aver confidenza con essa, Dirsela. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 332: E intendendosi bene lui con Dietisalvi, facemo pensiero che ne volesse conferire co lui.
Definiz: § LIX. Intendersi, vale anche Capirsi, Comprendersi, fra due o più, parlando. –
Esempio: Rucell. Or. Cical. III, 1, 145: Allorchè, per intendersi colla nazione longobarda, in gran parte dominante l'Italia, fu a trarre da quella e nomi e forme di dire forzosamente costretta.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 107: Poco s'intenderebber fra sè un contadino lombardo e un toscano.
Definiz: § LX. Vale altresì Avere corrispondenza amorosa. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 59: La donna, ch'era senza colpa, quando se n'avide, guardava spesso colui ch'ell'avea per male; altri credea ch'ella il guardasse perch'ella l'avesse auto per bene, e perch'ella s'intendesse ben con lui.
Definiz: § LXI. Detto di territorio, regione, e altresì popolo, si usò per Inoltrarsi, Distendersi, Internarsi, in quella data parte che è espressa dal compimento. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. L. 93: Qui sono i Serres che 'n Asia s'intendono, Onde Solin mi disse: buono è il volgere Come a settentrïon le strade scendono.
Esempio: E Ubert. Faz. Dittam. L. 97: La bassa lungo Ren tutta s'intende; Molto sono i paesi grandi e ricchi E molto in giostre e tornei vi si spende.
Definiz: § LXII. Ci siamo intesi; maniera familiare con la quale, dopo aver rivolto a chicchessia un avvertimento, un consiglio, e anche un rimprovero, una minaccia, e simili, concludendo lo invitiamo a tener bene presente quello che chiaramente gli abbiamo detto, perchè operi, o si regoli, in conformità. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 216: Sicchè ci siamo intesi: ai miei consigli Non fate dunque orecchi di mercante.
Definiz: § LXIII. Dare ad intendere, e talora Dare intendere, checchessia, vale Dimostrare, Spiegare, Far capire, altrui checchessia. –
Esempio: Dant. Parad. 19: E a dare ad intender quanto è poco, La sua scrittura fien lettere mozze, Che ec.
Esempio: E Dant. Conv. 231: Voglio dare a intendere la gran virtù che li suoi occhi avevano sopra me; chè, come se fossi stato diafano, così per ogni lato mi passava lo raggio loro.
Esempio: E Dant. Conv. 267: Nel principio della impresa sposizione, per meglio dare ad intendere la sentenzia della proposta canzone, conviensi quella partire prima in due parti che ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 17: Dà intendere una moralitade, che nullo per sè dee imprendere grande fatto, ma quello dee diliberare con lo consiglio del savio.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 218: E ciò dava ad intendere per similitudine il profeta Isaia.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 172: Per pienamente dargli ad intendere il caso sopravvenuto, così fece, come Pasquino aveva fatto.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 44: Chente è, Cisti? è buono? Cisti, levato prestamente in piè, rispose: messer sì; ma quanto non vi potre' io dare ad intendere, se voi non assaggiaste.
Esempio: Mellin. Ricord. 21: Così nel trattare con i suoi e con gli altri, aveva una naturale agevolezza in esprimere e dare ad intendere quello che egli voleva.
Esempio: Dav. Eron. 21: Posson trovare di belli argomenti e di sottili, e forse darlo ad intendere con le parole, ma non lo fanno toccare al sentimento.
Esempio: Bonc. Disc. pol. 9: Pirro.... diede ad intendere che per conservarsi gli stati non basta esser buono guerriero.
Definiz: § LXIV. E per Far sapere, Far noto, ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Tav. Rit. 1, 283: Altri mi dà a intendere che voi amate Tessina mia figlia.
Esempio: Cavalc. Att. Apost. 2: Do ad intendere che, perchè le parole scritte in grammatica non si possono investigare..., muto in certi, ma in pochi luoghi, l'ordine delle parole.
Definiz: § LXV. Dare ad intendere, vale anche Persuadere, Far credere, riferito a cosa non vera od esagerata, ingannando per burla, o per utilità propria o di altri; e diciamo anche Darla ad intendere. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 76: Tiratol da parte, per assai cortese modo il riprese.... del guardare.... a quella donna, sì come ella gli aveva dato ad intendere.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 22: Ma tutto v'ho detto perchè veggiate ch'io amava e amo l'onor vostro e 'l vostro utile; non come tali che lusingano innanzi, e dannovi a 'ntendere quello che non è.
Esempio: Morell. Cron. 237: Giovanni era uomo fatto, reo, e saputo, e tra gli altri fratelli rimaso il maggiore, e 'l traffico nelle sue mani, sicchè poteva dare a 'ntendere le cose come voleva, perchè gli era dato più fede.
Esempio: Land. Diar. 72: Davano ad intendere di volere pagare; pochi furono che pagassino. E se pure pagava qualche cosa, pagava le corna e mangiavasi el bue.
Esempio: Cellin. Vit. 379: Gli avevano ancora dato ad intendere, che voi avevi sparlato di lui.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 36: Di Spagna, di Francia, e di Germania non ne credeva cica, dicendo: Eh questi forestieri ce lo danno ad intendere.
Esempio: E Panciat. Scritt. var. 92: Forse che egli non ha procurato di darmi ad intendere, ch'egli aveva preso un bestialissimo tema di ragionamento, per cibarci questa sera?
Esempio: Red. Esp. Insett. 75: Un'altra favolosa generazione di ragni fu mentovata dagli autori e dataci ad intendere per vera.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 1: Se mi volete ascoltare, vedrete ancora che io non sono colpevole quanto la signora Pasquina vi ha dato ad intendere con mille finzioni e bugie.
Esempio: Mont. Poes. 2, 352: Dàlla ad intendere Come ti piace, e, se puoi, gabba i muscoli Dolorati.
Definiz: § LXVI. Dare ad intendere lucciole per lanterne, il bianco per il nero, e simili, vale Far credere una cosa per un'altra. –
Esempio: Varch. Ercol. 70: Mostrano altrui la luna nel pozzo, o danno ad intendere lucciole per lanterne, cioè fanno quello, che non è, parere che sia, e le cose picciole, grandi.
Esempio: De Luc. Dott. volg. Proem. 21: In gran parte si eviteranno l'oppressioni e malizie di quei causidici, a' quali degnamente si dà il titolo di rabole forensi, nell'opprimere le persone idiote, che ricorrono al loro patrocinio, overo nel mal consigliarli per il proprio indegno guadagno a pigliar e sostener liti ingiuste, dando loro ad intendere il bianco per il nero.
Esempio: Fag. Comm. 5, 33: Voi la vorreste orpellare a vostro modo, e darmi ad intendere lucciole per lanterne.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 44: Se voi avete dato ad intendere lucciole per lanterne a' vostri congiunti, a' domestici, a' cittadini, a' terrazzani e a' forestieri, qui le lucciole sono lucciole, e non risplendono più di quello che possono.
Definiz: § LXVII. Darsi a intendere, si usò per Farsi intendere altrui, Procurare che altri c'intenda. –
Esempio: Morell. Cron. 226: E della lunghezza dello iscritto mi scusi e dell'ignoranza mia; chè in più brieve scrittura non mi so dare a intendere.
Esempio: E Morell. Cron. 261: Fa' pure che ne' tuoi libri sia iscritto ciò che tu fai distesamente, e non perdonare mai alla penna e dàtti bene a intendere nel libro.
Definiz: § LXVIII. Darsi ad intendere checchessia, vale comunemente Crederlo, Immaginarselo, Pensarlo, Persuadersene. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 117: Non ti potre' dire la maninconia ho 'uto già duo mesi, non sentendo niuna novella di loro, e sempre mi die' a 'ntendere che qualche fortuna gli avessi fatti mal capitare.
Esempio: E Macingh. Strozz. Lett. 536: I' mi do a 'ntendere che s'egli avessi ristituiti gl'innocenti, che sare' suta tanta carità, che Iddio l'arebbe aiutato.
Esempio: Ar. Comm. 2, 184: Non passerà così facilemente, come vi date forse a intendere.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 415: Abbi, Massimo, Pietade di costei, che non d'ignobile Gente, come ti dai forse ad intendere, Ma di patre e di matre gentiluomini È nata.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 97: Tu hai veduto già più tempo fa, per quanto io mi do ad intendere, la esperienza della mia fede.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 154 t.: Falsamente si danno a intendere che il Timavo sia la Brenta.
Esempio: Tass. Lett. 1, 275: E perch'io conosceva il duca per natural inclinazione dispostissimo a la magnanimità, e pieno d'una certa ambiziosa alterezza (la quale egli trae da la nobiltà del sangue e da la conoscenza ch'egli ha del suo valore, del quale in molte cose non si dà punto ad intendere il falso), giudicai ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 130: Comandò [Annone].... a' suoi marinai che si coronassero, e fatte adornar le galee di scudi greci e di targhe di Fenicia, andò ver Siracusa, e traversando per forza di remi sotto la fortezza con gran batter di palme e con riso gridava d'aver vinti e rotti in mare i Corintii..., dandosi ad intendere che quella novella facesse perder d'animo gli assediati.
Esempio: Serdon. Esort. volg. 43: Non ci diamo ad intendere che sia cosa brutta manifestare la passione, e mostrare la ferità.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 117: La maniera più comune di scrivere il suo nome nell'opere, mi do ad intender io che fosse: il tale fece, usata da Fidia.
Definiz: § LXIX. Dimanda e intendi. –
V. Dimandare, § XXVIII.
Definiz: § LXX. Fare a non s'intendere, dicesi comunemente quando due o più persone, ragionando fra loro di checchessia, portano ciascuna argomenti, fatti, e simili, che sono a vicenda frantesi, onde ne segue confusione e contrasto. –
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 265: Tutt'e due dicono bene, ma fanno a non s'intendere.
Definiz: § LXXI. Fare intendere, vale anche Dar segno, con atto esterno, di ciò che il compimento esprime; Manifestarlo, Mostrarlo, col fatto. –
Esempio: Ar. Comm. 2, 422: Or fateci Con lieto plauso, o spettatori, intendere, Che non vi sia spiaciuta questa favola.
Definiz: § LXXII. Fare intendere checchessia ad alcuno, vale Significargli, Fargli capire, con parole ciò che il compimento determina; Avvertirnelo, Dargliene cenno, sentore; Dare ad intendere. –
Esempio: Vill. G. 367: Si accusò, e dinunziò al Papa.... il Maestro del Tempio, e la Magione, di certi crimini ed errori, che al Re fu fatto intendere che i Tempieri usavano.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 258: Al quale Eugenio fece intendere.... che si ordinerebbero le cose, quando e' posasse le armi.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 1, 301: E perchè e' c'è fatto intendere che Iacopo d'Abrà fece intendere a quelli di Cavinana che se e' passassi cavalli o fanti che e' ne dubitassino...; ci paiono queste cose da notarle.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm.2, 378: Pagolo Rucellai mi fa intendere avere in arbitrio suo la tratta del salnitrio, e volendo Vostre Signorie per suo mezo più una cosa che un'altra, desidera li sia fatto intendere.
Esempio: Cellin. Vit. 7: Ora io vi fo intendere, che la donna è la mia, e la dota voglio che sia la vostra.
Esempio: Grazz. Comm. 46: Vuol far ciò ch'io voglio; ma si duol bene ch'io non gli le abbia fatto intendere, che, per non sapere, inavvertitamente è stata per rovinare ogni cosa.
Esempio: Cas. Pros. 3, 106: E aggiungendosi a questo che il Re aveva questo anno l'armata di levante, come S. M. ci ha fatto intendere, non sappiamo veder come gli avversarj si potessero difendere.
Esempio: Car. Lett. var. 3: La Grima, a chi dovete quel resto di pigione, vi fa intendere, che se ne piglierà tanti papagalli.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 33: Ed alla fine vi faranno intendere Che la famiglia non può tanto spendere.
Definiz: § LXXIII. E per Dare a credere altrui cosa non vera. –
Esempio: Vill. G. 337: Faccendo a loro venire le genti di segreto, faccendo intendere al palese che v'erano per trattare accordo dal Papa al Re di Francia, e perciò aveano la detta moneta recata. E sotto questo colore menarono il trattato segreto di far pigliare in Alagna papa Bonifazio.
Esempio: Giron. Cort. volg. Framm. 101: Lo cavaliere mi facea a intendere ch'elli morrebbe per lo mio amore. Ma di tutto questo mi mentia, ch'elli non mi amava, se non pogo.
Definiz: § LXXIV. Farsi intendere, vale Dir chiaro e risoluto a chicchessia il suo sentimento, la propria opinione, il proprio volere, e simili. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Ella faccia subito il fagotto, Qui non c'è nè pietà nè remissione; Capisce lei? mi par di farmi intendere. Io replicai: giusto volevo scendere.
Definiz: § LXXV. Hai inteso? Hanno inteso? e simili, dopo cosa che abbiamo detta, è maniera familiare per assicurarci che chi ci ascolta abbia veramente ben capito ciò che gli abbiamo significato, ingiunto, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. 192: Se di me chiede, di' che non mi hai visto; Mi hai inteso?
Esempio: Fag. Comm. 4, 21: E queste galline, frollale prima in qualche modo, hai tu inteso?
Definiz: § LXXVI. Ho inteso! diciamo familiarmente con un certo sentimento di dispetto, di cruccio, e simili, quando ci adattiamo a cosa dispiacevole, molesta, e simili; e anche diciamo: Ho inteso, via!
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 10: Ho inteso: per fuggir gli odj e i dispetti, Me n'andrò in villa dal dottor Minetti.
Definiz: § LXXVII. Intendere alto, e anche in alto, vale poeticam. Avere sentimenti nobili, aspirazioni elevate, Mirare a cose alte. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 214: Il buon Re sicilian, ch'in alto intese, E lunge vide, e fu verament'Argo.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 46: Io crebbi, e crebbe il figlio; e mai nè stile Di cavalier, nè nobil arte apprese; Nulla di pellegrino o di gentile Gli piacque mai, nè mai troppo alto intese.
Esempio: E Tass. Rim. 3, 35: Nudrì l'arti, onorò gl'ingegni egregi, Nella Città del ferro, il secol d'oro Rinnovò; lunge vide, e 'n alto intese.
Definiz: § LXXVIII. Intendere a ragione, si disse per Tornare a ragione, Rientrare nel dovere. –
Esempio: Vill. G. 90: I lettori d'Alamagna elessero a re de' Romani Ridolfo duca di Sansogna...; onde Arrigo richiese il detto Papa che scomunicasse i detti elettori per la detta lezione; il Papa non lo volle fare se prima non intendesse a ragione.
Definiz: § LXXIX. Intender bene il vivere, vale Darsi bel tempo, Darsi spasso, Non prendersi cura di checchessia, Non voler aver sopraccapi. –
Esempio: Lett. Pros. Fior. IV, 2, 185: Mi dice che io attenda a servir Monsignor in modo, ch'ei non abbia a esser desiderato, come quello che si vuole stare a' freschi, e molto bene intende il vivere.
Definiz: § LXXX. Intendere il gergo, vale Scoprire la malizia, l'inganno, l'occulto disegno, ovvero la ragione riposta, il fine segreto, di checchessia; che anche dicesi Mangiare la foglia. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 395: Solamente il signore di Matalzingo, parente anch'egli di Motezuma nell'istesso grado, e cui andavano per la mente gli stessi pensieri di regnare, intese il gergo di Cacumazin; e, tirando a guastargli i disegni, soggiunse ec.
Esempio: E Corsin. Stor. Mess. trad. 731: Quando seppe il lavoro che si faceva sulla laguna, rimase nel suo sè così brutto di non avere inteso prima il gergo di tante dilazioni, che proruppe in minacce contro il nemico.
Esempio: Giust. Vers. 69: Viva il gergo d'allora e chi l'intese.
Definiz: § LXXXI. Intendere il giuoco. –
V. Giuoco, § LXXXI.
Definiz: § LXXXII. Intendere il tedesco, vale lo stesso che Intendere il gergo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 108: Messer Ridolfo dice: Che miri? E quelli dice? Guardo questo tetto, che fu così ben fatto: chi lo fece? Dice messer Ridolfo: Fecelo maestro Soffiaci; noi conosci tu? Gli ambasciadori intesono il tedesco, e lasciarono affreddare le lasagne.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 158: Piero, che intendea bene il tedesco, rispose: ec.
Definiz: § LXXXIII. Intendere la ragione, e si disse anche Intendere alla ragione, vale Lasciarsi onestamente persuadere dalle ragioni, Rimettersi prontamente ad esse. –
Esempio: Zibald. Andr. 31: Con cotali contendere non si debbe, perchè e' non intendono alla ragione.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 131: Quegli orecchi gli ha comprati Un che intende la ragione. Che dovizia, che dovizia, Per chi deve far giustizia! (qui in senso equivoco).
Definiz: § LXXXIV. Intenderla, Intenderla bene, usato assolutam., vale Pensare saviamente, dirittamente, intorno a checchessia, Capire quel che è da fare, Cogliere nel segno, Indovinarla, e simili. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 213, 38: Vi mandò messer Giovanni suo fratello con CCC cavalli, mostrando mandarlo per sua difesa e onore della sua corona; ma lo mandò, perchè s'intendesse con gli Orsini, nimici dello Imperadore, per corrompere il senato, e impedire la sua coronazione: che ben la 'ntese.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 59: Alfin Dio l'aiutò che la fu intesa; E detton la sentenzia gli orinali, Che 'l Papa aveva avut'un po' di scesa.
Esempio: E Bern. Rim. burl. V. 74: Noi non l'abbiamo,... intesa bene: Questa è la casa, dicev'io, dell'Orco: Pazzi che noi siam stati da catene.
Esempio: E Bern. Rim. burl. V. 107: Noi l'abbiamo intesa Più presto sotto a mangiarci lo strame, Ch'andare innanzi a morirci di fame ec.
Esempio: Grazz. Comm. 114: Mi credetti.... ch'ei (gli spiriti) rovinassero il palco, le mura, e la casa ancora; ma io ho deliberato di non ci star più sotto, e di spegnerli prima che multiplichino più. T. Mi par che voi l'intendiate.
Definiz: § LXXXV. Intenderla in un dato modo intorno a checchessia, vale Avere intorno a checchessia quel dato concetto o quella data opinione, Farne quel dato giudizio, e simili. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 444: Nè si sa come el re se la intenderà; e se vorrà piuttosto aspettare di ripigliare le cose per sè, che difendere quelle d'altri.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 449: Resta ora, come lui la intenderà.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 3: Io dirò liberamente come io l'intendo.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 115: Voi la intendereste meglio a venirvene qua, tanto più che Monsignor ogni dì ci buttava qualche bottone di voi, e mostrava di desiderarvi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 145: A dirvi il vero, non vi credo quando mi fate questi cordogli, che diciate perchè la intendiate così.
Definiz: § LXXXVI. Intenderla con chicchessia, vale Andare d'accordo con esso. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 201: Chi sa come mio padre La intendesse poi seco?
Definiz: § LXXXVII. Intenderla male, dicesi di persona che male si pieghi, si adatti, a comportare, a tollerare, e simili, checchessia. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 1: Ed io lo credo, che a un affronto tale Al certo ognun la 'ntenderebbe male.
Esempio: Not. Malm. 1, 226: La 'ntenderebbe male.... Si dice nello stesso significato Masticar male e Ingozzar male: che son translati delle medicine, tanto in bocconi, che in bevanda, le quali, pel cattivo odore e sapore che sogliono avere, fanno che l'ammalato, prendendole con nausea, malamente le inghiottisca.
Definiz: § LXXXVIII. Intendersela con chicchessia, vale Trattare con esso di checchessia, e conchiudere od accordarsi relativamente a ciò di cui si tratta.
Definiz: § LXXXIX. Intender per aria. –
V. Aria, § XXXII.
Definiz: § XC. Intendere per discrezione. –
V. Discrezione, § XXI.
Definiz: § XCI. Intendersi d'amore con alcuno. –
V. Amore, § XLIII.
Definiz: § XCII. Intendiamoci, Intendiamoci bene; diciamo spesso per richiamare l'attenzione di chicchessia, e per evitare equivoci, intorno a ciò che siamo per dire, o che anche abbiamo detto, e che è spesso la manifestazione di un nostro volere. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 12: Intendiamoci! dico due fiorini, Ma son pronto a pigliar dagli associati Testoni, lire, paoli, madonnini, Purchè non sien bucati nè tosati.
Definiz: § XCIII. Intendo, Intendi, S'intende, e simili; sono espressioni che nel discorso si prepongono a ciò che serve a spiegare, o determinare, quel che innanzi abbiam detto, ed equivalgono spesso a Cioè, Vale a dire, e simili. –
Esempio: Dant. Rim. 197: Dico che ogni virtù principalmente Vien da una radice, Virtute, intendo, che fa l'uom felice In sua operazione.
Esempio: Ar. Comm. 2, 357: Se ne ritrovano, Intendo, alcuni che stan così deboli Gli anni, e ritornan poi come prima erano.
Esempio: Legg. Band. C. 4, 274: Detti sindaci sieno ancora obligati avere dato nota.... di tutte le bestie che si trovano in nel loro Comune, intendendo vaccine, bovine, bufaline, cavalline e porcine; mettendo le donne di per sè, così le pulledre..., e chi le tiene, sotto pena ec.
Esempio: Allor. A. Cap. 1: Aiutato, s'intende, verbigrazia A far gran cose, e diventar dassai.
Esempio: Lambr. Elog. 116: Un trovato attenente alle belle arti era allora divenuto oltremonti materia d'una nuova industria, pregevolissima per molti rispetti e profittevole a chi vi desse opera. Io intendo il disegno sulla pietra.
Definiz: § XCIV. Lasciarsi intendere intorno a checchessia, vale Parlare in modo che altri intenda chiaramente, Mostrare le sue intenzioni, Manifestare l'animo proprio, circa checchessia; ed altresì Parlare alquanto copertamente, ma in modo da far comprendere la nostra intenzione. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 274: Il Tramezzino si lascia intendere che non stamperia due fogli di quel libro, per non cascar in qualche pena.
Esempio: Bandell. Novell. 2, 18: La giovane, che Cornelia era detta, ed ancora non si era lasciata intendere, al suo amante mandò dicendo, che quando egli non avesse avuta moglie, che ella sarebbe presta ad ogni sua voglia.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 301: Ho soprasseduto di risponderle fino a tanto ch'ella si lasciasse intendere che la spedizione che se ne poteva cavar di qua, le satisfaceva.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 67: E maestro Gherardo, non trovandosi Figliuoli, si lasciava, a largo, intendere Di volerle lasciare il suo.
Esempio: Sassett. Lett. 258: Vedete un poco se ella avesse inclinazione, e lascisene intendere, chè per 30 o 40 ducati, o meno, se gli potrà comprare.
Esempio: Adim. A. Pind. 509: Però quegli che vogliono che il poeta accenni la scarsa mercè passata, e si lasci intendere come ei la desideri più copiosa in avvenire, dicono ch'ei ec.
Esempio: Menz. Pros. 3, 165: Ma tu frattanto.... non ti scordare de' versi, o tuoi o d'altri, che pur ora ti lasciasti intendere di aver pronti.
Esempio: Fag. Comm. 1, 228: Ma chi vuol ella che mi dia moglie? O. Si lasci intendere, chè non le mancheranno partiti.
Definiz: § XCV. Vale altresì Parlar chiaro, Dir chiaramente le nostre ragioni, e simili, Farsi intendere. –
Esempio: Instr. Cancell. 7, 407: Di questo si lascino intender vivamente co' Rettori di Giustizia in ogni occasione.
Definiz: § XCVI. M'intendo io, M'intendo io nelle mie orazioni, M'intendo da me, e simili; sono modi familiari che si usano quando, nel discorrere di qualche cosa, non vogliamo dire tutto ciò che abbiamo in cuore, o sappiamo, perchè potrebbe essere spiacevole o dannoso a chicchessia, o perchè non crediamo prudente od opportuno, per qualsivoglia altra ragione, di manifestarlo. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 131: Intendami chi può, ch'i' m'intend'io.
Definiz: § XCVII. Non intendere a sordo, Non intenderla, a sordo; dicesi di chi prontamente od anche esageratamente fa, eseguisce, e simili, ciò che gli è stato detto, consigliato, intimato, e simili, di fare. –
Esempio: Giust. Vers. 214: Il Gingillino non intese a sordo Della volpe fatidica il ricordo.
Definiz: § XCVIII. Non intendere di fare, di sopportare, e simili, checchessia; è modo risoluto di mostrare la propria decisa volontà intorno a ciò che il compimento determina. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 199: Signori miei, se io avesse mille ragioni contro la vostra volontà e contro la vostra intenzione, non intendo d'allegarne nessuna.
Definiz: § XCIX. Non intender nulla, e simili, vale Essere ottuso di mente, ignorante, e simili. –
Esempio: Forteguerr. Terenz. XXIII: Ma nel fare i saputi non s'avvedono, Che mostrano a ciascun di nulla intendere.
Definiz: § C. Non intendere ragione, Non voler intender, ragione; usasi a significare Essere ostinato in checchessia, Volerla a ogni patto a modo suo proprio.
Definiz: § CI. Non volerla intendere, o Non volere, intendere, vale familiarmente Non volersi lasciar persuadere, o indurre, a checchessia. –
Esempio: Esop. Fav. 34: La volpe venia gridando, e chiedendole mercè, che le rendesse lo suo figliuolo. L'aguglia non la volea intendere nè tanto nè quanto.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 529: Circa al rifondare San Piero a Montorio, come il Papa non volse intendere, non ve ne scrissi niente.
Esempio: Fag. Comm. 1, 48: Oh, non avess'io a visitarli tanto indugiato! C. Ve lo diceo anch'io che vo' indugiavi troppo a pagare; ma vo' non la volevi intendere.
Definiz: § CII. S'intende; modo familiare, proprio del conversare, e che esprime assenso o consentimento pieno, e simili, intorno a ciò di cui parliamo, o conversiamo, ed equivale spesso a Indubitatamente, Certamente. –
Esempio: Grazz. Comm. 24: Ora dove si truova? A. All'uscio ch'aspetta. C. Vestita, s'intende.
Esempio: E Grazz. Comm. 208: Tu me ne aiuterai con tuo padre. O. S'intende.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 172: Di' su, chè i' telo prometto (di fargli dar la mancia) P. Dite: Alla fede! B. Alla fede! P. Alzate il dito. B. Ecco; ma se l'è cosa che lo meriti. P. S'intende. La Cammilla è maritata.
Definiz: § CIII. S'intende! Usasi altresì quando vogliamo biasimare checchessia che passi i limiti della convenienza, della discrezione, e simili.
Definiz: § CIV. S'intende acqua e non tempesta!
V. Acqua, § LXIII.
Definiz: § CV. Chi l'intende è bravo. –
V. Bravo, § VII.
Definiz: § CVI. Non c'è peggior sordo di chi non vuole intendere; dicesi in proverbio di chi deliberatamente finge di non comprendere quello che gli diciamo, o di non udire ciò che vorremmo che egli facesse.